La
"ripresa" del 2014 tanto decantata dal governo inizia con un altro
duro colpo per l’occupazione in Valdelsa: alla RIMOR viene ufficializzato ciò
che era da tempo nell’aria, cioè il licenziamento di ben 80 lavoratori.
Ancora una
volta in una realtà produttiva del nostro territorio, prevale la logica
distruttiva del frazionamento della produzione, del “ridurre i costi” senza
prospettive future, dello
“scaricabarile” delle perdite, fra segmenti della stessa filiera produttiva e
sui dipendenti.
Ancora una
volta la politica dimostra di esser intervenuta tardi e male, favorendo un
concordato “senza garanzie” per la tutela dell’occupazione e senza certezze per
il futuro dell’intera filiera del camper.
Ancora una
volta ci preme sottolineare che:
1) Sarebbe esistita un’alternativa “a
breve” per evitare i licenziamenti, e cioè la possibilità di utilizzare i
contratti di solidarietà;
2) A lungo termine sarebbe possibile e
necessario un intervento della politica volto ad “unire le forze produttive”, cercare di consorziare i produttori di camper
rimasti con l’indotto, nonché facilitare
l’accesso al credito (tramite Fiditoscana ecc.) molto prima che una realtà
produttiva si trovi con l’acqua alla gola;
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